L'ulivo e il suo custode
- Giancarlo Melis
- 15 feb 2019
- Tempo di lettura: 2 min
C’è un luogo sull’isola di Sant’Antioco dove vive un ulivo centenario….
Sta là seduto, su una roccia bianca, come un pachiderma stanco che cerca di recuperare le forze prima di riprendere la strada. L’ho incontrato qualche anno fa, ma mi sembra di conoscerlo ormai da sempre. Ha rami lunghi e contorti, che sembrano abbracciare il cielo. Sereni, forti, pronti ad accoglierti, a proteggerti dal sole o a smorzare il forte vento di maestrale. Disposti a cullarti e a difenderti da un qualsiasi pericolo, così come farebbe una Madre. Nonostante l’età ancora donano dei frutti, piccoli, quasi insignificanti al cospetto di tanta grandezza, ma al tempo stesso innumerevoli. Pronti al trasformarsi in un prezioso olio o fonte di cibo per uccelli migratori che vi sostano prima di attraversare quel tratto di mare che gli divide dalla loro meta.
Delle volte mi soffermo ad accarezzare le profonde cicatrici del suo tronco. Son segni di dure battaglie intraprese con un vento più forte del solito? O qualche mano, inconsapevole e maldestra, ha causato tutto ciò? Più volte ho cercato di capire e gli ho rivolto la stessa domanda ma ancora non ho avuto risposta! Vorrei solo capire se ancora gli portano sofferenza e nel caso cosa potrei fare per alleviarla….
Vorrei sapere qualcosa di più sulla sua vita. Qualche curiosità, un pettegolezzo, qualcosa di insolito! Perché in tanti anni volete che non sia passata di qua una coppietta innamorata che si è promessa eterna fedeltà’ o scambiato un semplice bacio? O amanti clandestini che, trovando rifugio sotto le sue frode, abbiano dato sfogo alla loro passione? O magari più semplicemente abbiano fatto una sonora litigata! Oppure ha potuto assistere a qualche violenta battaglia tra isolani e invasori? Ma niente! Ancora non riesco a farmi raccontare niente! Magari gli è capitato di assistere a banchetti succulenti innaffiati da buon vino e sentito chiassose risate? Si questo di sicuro! Qualche volta c’ero anch’io….
S’intreccia tra i suoi rami un ospite, insolito a mio parere. Un buganvillee rosso porpora che per tutta l’estate regala un gradevole tocco di colore all’Ulivo. Emerge dalle sue radici e tra il calcare bianco per arrivare sino alla chioma dove fiorisce orgoglioso e festante. Sembrano ormai grandi amici che si sostengono a vicenda in un intimo abbraccio.
Qualche giorno fa chiacchierando con l’Ulivo è maturato in me il pensiero che in questo tempo io sono il suo custode, prima di me ci sono state altre mani che hanno accarezzato il suo tronco e hanno goduto della sua ombra, ora tocca a me prendermene cura, proteggerlo e lasciarlo in forza e salute a chi ci sarà dopo di me.
Giancarlo
P.S. se vi va di farci due chiacchiere potete incontrarlo al Gaulos Country Houses
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